Nike fa dietrofront e annuncia che un numero limitato di suoi prodotti sarà venduto su Amazon.
La svolta arriva con l’avanzata di Adidas, la cui quota di mercato è raddoppiata negli Stati Uniti nell’ultimo anno e l’ascesa non sembra fermarsi, mettendo sotto pressione anche altri popolari marchi.
Da qui la decisione di Nike di sbarcare su Amazon solo con alcuni prodotti: l’obiettivo è quello di guadagnare clienti senza compromettere il proprio marchio. Nike intende continuare a spingere sulle vendite dirette, una strategia che non ha finora deluso, come dimostrano i conti della società. Nike ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto in aumento a 1,01 miliardi di dollari dagli 846 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
I ricavi sono saliti del 5% a 8,68 miliardi di dollari, spinti dalla Cina e dai mercati emergenti mentre gli Stati Uniti hanno deluso. Le vendite del solo marchio Nike sono salite del 7% a 8,1 miliardi di dollari, grazie al +11% in Cina. I ricavi di Converse, l’altro popolare marchio che fa capo al gruppo, sono aumentati del 10% a 554 milioni di dollari. Aumenti sostenuti sono stati registrati anche per il marchio Jordan.
I dati sorprendono positivamente Wall Street che premia il titolo in Borsa, dove arriva a guadagnare fino al 4,6%.